Portone fine 800

Questo portone di fine ‘800 Torinese è stato riportato al suo antico splendore utilizzando una tecnica di lavoro e impiego dei materiali coerente con il pensiero di allora. L’ebanista che costruì questo magnifico portone fece una scelta molto accurata del legno, cercando di far risaltare l’effetto specchio tra asse e asse nelle varie ante che costituiscono il portone stesso. Negli anni il portone di fine ‘800 Torinese, ha dovuto superare ogni sorta di “prova”: urti violenti con relative fratture, modifiche al piano di circolazione della strada adiacente, spruzzi d’acqua delle autovetture, e non ultimi restauri inappropriati con utilizzo di materiali e vernici non coerenti con il periodo del manufatto.

 

 

Lavori di restauro

Un’attenta analisi dei danni e la verifica delle parti ancora esistenti hanno consentito alla BOVIO RESTAURI di attuare tutte le procedure necessarie al restauro, compresa la ricostruzione dei pannelli superiori irrimediabilmente compromessi, in particolare il destro. Il “certosino” lavoro di restauro durato due mesi, consistente nella pulitura, ricostruzione, consolidamento trattamento antitarlo, seguito dalla finitura migliore che la nostra esperienza ha individuato, ha reso onore al manufatto, mettendo in risalto forme e qualità del legno… mantenendo appieno la qualità e l’armonia che il maestro ebanista del periodo aveva creato.

Lavori di finitura

Una finizione ad olio resina, Il tocco finale che ha permesso di far tornare il portone all’antico splendore. La finizione ad olio resina prevede l’utilizzo di olio di lino cotto, olio di tung, solvente naturale estratto di agrumi. Più si va avanti e più si va indietro, sembra un paradosso, ma più la chimica si spinge a studiare i materiali e quelle che erano le antiche tecniche di verniciatura e più si può fare un lavoro coerente e rispettoso del manufatto sul quale andiamo ad intervenire. Purtroppo, per velocizzare l’esecuzione, spesso vengono utilizzati prodotti moderni, ottimi per manufatti nuovi, ma assolutamente inadeguati per il restauro d’eccellenza, sia in termini di risultato finale, che di coerenza con l’epoca del manufatto. L’utilizzo di olio resina richiede abilità tecnica, maestria e la massima attenzione alla cura dei dettagli come l’assorbimento del legno, l’umidità, la temperatura d’esercizio, la tecnica di stesura… Solo così si ottiene il massimo risultato per bellezza ed evidenza dei dettagli, attraverso l’utilizzo di materiali di finitura rispettosi dell’ambiente e dell’operatore che ne fa uso. Per mantenere brillantezza e solidità nel tempo, in particolare essendo i componenti del tutto naturali, è consigliabile una manutenzione di rinfresco un paio di volte all’anno (primavera ed autunno), appunto… come si faceva una volta.